Il recente status di Facebook di una mia carisima amica e coexpat ambughese solleva un tema che sicuramente è stato già trattato e ritrattato da vari blog. Però non posso assolutamente rinunciare a dire la mia, specie dopo questo ulteriore episodio.
Ecco il post
Questo è solo un esempio innocuo di quello che gli italiani sono "costretti" a subire in Germania non appena dichiarino la propria origine.
Quando dico di essere italiana, le reazioni che ricevo dai miei interlocutori
mostrano anche una serie di stereotipi che forse non sappiamo nemmeno di portarci dietro e che diventano più chiari una volta usciti dai nostri confini.
Innanzitutto la cosa che mi ha
lasciato molto perplessa all’inizio della mia avventura tedesca è stato come i
tedeschi imitano gli italiani che parlano in tedesco. E visto che è difficile
renderlo a parole, vi linko uno dei video delle campagne pubblicitarie di Mediamarkt.
Dovete sapere che Mediamarkt si diverte a prendere in giro gli
italiani soprattutto quando è in corso un campionato calcisitico. E ogni volta caterve di insulti di connazionali offesi a morte...
Io
questa cadenza non riesco a riconoscerla da nessuna parte però do loro ragione
nel fatto che l’italiano, data la sua natura di lingua romanza, tende ad unire
le parole in una catena fonica e lo fa attancandoci una -e alla fine di ogni parola che termina in consonante - quindi in tedesco praticamente tutte!
Tornando alle varie reazioni, dividiamole per categorie.
I simpaticoni
Il tipico esempio:
Sei italiana? - Sì - eeeeeeeeeeeh Bella Italia! (e si mettono a gesticolare a caso)
Poi ci sono quelli estremamente simpatici:
Sei italiana? - Sì - eeeeeeh (sempre gesticolando)... vaffanculo!
Molto probabilmente pensano di aver detto Buongiorno...
- I politicanti
Tralasciando pizza, mafia e mandolino, la
reazione politica che è quella che mi lascia in assoluto più sconcertata.
Spesso quando si racconta di essere italiani vengono fuori i fantastici 2 ossia Mussolini o,
ancora peggio, Berlusconi. Lo dico a chiare lettere: Non È Divertente!
Ma non esiste una sorta di pudore storico? E se succedesse il contrario? Vi mettereste a fare il saluto nazista ad un tedesco? Oddio... in effetti... purtroppo... ne ho vista e sentita ahimè di gente fare così! Mi piace pensare però che si tratti di una piccola
minoranza e che l’umanità sia in generale dotata di un certo intelletto.
Detto ciò mi chiedo: ma con tutti i personaggi famosi che si possono tirare fuori
in tutte le arti - Leonardo, Michelangelo, Verdi, Puccini... Luca Toni.... Monica bellucci... Albano
e Romina... - voi mi andate a prendere proprio Silvione?
I giramondo
Come non citare quelli che in Italia ci sono stati eccome?
Di dove sei? - Di Milano - aaaaaah Milano! Io sono stato a Roma (molto interessante, grazie)
Oppure
Sei di Milano? Io ho un amico a Milano che si chiama Paolo, lo conosci? (certo, ci abita giusto una persona che si chiama Paolo).
Oppure
Che strano, questa cosa dell'Italia proprio non la sapevo, e sì che ci vado tutti gli anni! - E dove? - Sul lago di Garda (dove è noto che ci sono più tedeschi che italiani).
I temperamentvoll
Un altro
stereotipo che viene fuori è che l’italiano sia temperamentvoll che significa vivace, pieno di temperamento, sanguigno, tutto pepe, casinista - giusto per toccare varie sfumature semantiche di questo
termine. Mi sono sentita dire che, per essere
italiana, non sono sempre temperamentvoll come ci si aspetta; non sono come
gli italiani del villaggio turistico in toscana! Al che io rispondo: gente, sono milanese, sono praticamente svizzera!
Differenze regionali a parte è sicuramente verissimo e indiscutibile che noi italiani siamo
temperamentvoll, ed è sicuro che alcuni (tanti) tedeschi
(soprattutto nordici) che ho conosciuto perderebbero la sfida di
temperament anche contro un sampietrino.
Il domandone è: perché la parola temperamentvoll è sempre accompagnata dal tipico italianissimo gesto qui sotto?
Fonte immagine: http://www.impariamo.info/2011/01/gesti-italiani-4.html |
I linguisti
E ora arrivano i miei preferiti. Quelli che ti sentono parlare e ti chiedono "ist das Spanisch?" e cioè "parli spagnolo?"
Posso immaginare che la
differenza tra spagnolo e italiano non sia ben chiara. Per carità, è una cosa
ben comprensibile, le lingue sono molto simili. Sfido per esempio chi non
sia esperto o appassionato di lingue nordiche a distinguere il danese dallo
svedese. Sicuramente è una pratica che richiede un certo orecchio e una certa dimestichezza
con le lingue straniere.
Ma tutto ciò che ne consegue è fantastico!
Proprio l'altro giorno in palestra mi è successo questo:
Ist das Spanisch? - Nein, Italienisch!
Aaaaaaah Italiano! Io fatto qvatro corsi di italiano in Volkshochschule! Io kapire un poco italiano!
(e si è visto infatti! Sarebbe da chiedere se rimborsano i corsi...)
Come poi non
citare le persone di una certa età che quando mi sentono parlare in italiano
con i miei bambini, ed eventualmente avermi chiesto di che lingua si tratti (ist das Spanisch?), domandano: ma i suoi figli capiscono l’italiano? E qui
vi rimando assolutamente ad un mio vecchio post (e vi chiedo di continuare a condividerlo per salvare il bilinguismo)
Chiudo con i miei idoli assoluti.
Sono quelli che ti chiedono “ist das Spanisch?” - “nein, das
ist It”... e non ti fanno manco finire la frase che iniziano a urlare a squarciagola hola qué pasa - con tutti i chica e i señorita del caso.
Oppure quelli che
la risposta la ascoltano eccome, e poi ... hola qué pasa
O, ancora, quelli che dopo quattro corsi di italiano ci tengono a dimostrarti di aver imparato qualcosa e quindi... hola qué pasa
Sono dei geni e quindi vi prego, se li incontrate sul vostro cammino, fate
loro i complimenti, dite che hanno davvero talento per le lingue, che devono
continuare a studiare l’italiano perché faranno molto strada.
E ora sotto con i vostri racconti!