Oggi si è votato, in Germania. O meglio... i
tedeschi hanno votato, in Germania. E da qualche settimana un pensiero mi
assilla: io qui pago le tasse (e cavolo se ne pago!) e non posso votare. Non ne faccio una colpa
al Paese che mi ospita, è così anche in moltissimi altri Paesi. Ho il diritto
di votare per l’Italia, nazione in cui non abito più da 6 anni, ma non posso
votare per lo Stato nelle cui casse verso diligentemente i miei soldini, e che
li usa - secondo me in generale piuttosto bene - senza che io possa dire la mia
sul come e sul perché.
Non mi sembra giusto.
Non è questo però che mi assilla. Da quando è
iniziata la febbre elettorale sono martellata dal pensiero di prendere la
cittadinanza tedesca. Posso, eccome se posso! Essendo sposata con un tedesco ho
il diritto di fare richiesta dopo solo 3 anni di permanenza sul suolo
germanico. Chi non può usufruire della scorciatoia amorosa può comunque fare
richiesta di cittadinanza dopo 8 anni di permanenza in Germania e se ha la
fedina penale pulita. Se non ho capito male, in entrambi i casi è necessario
sostenere un test che dimostri la conoscenza della lingua del posto, "giurare il rispetto della Costituzione
tedesca e non svolgere attività in contrasto con i principi
costituzionali" (correggetemi se sbaglio, bitte). Devono
essere inoltre versati 255 euro. Il tutto senza perdere la cittadinanza
italiana. Non devo quindi rinunciare a nulla.
Cosa sto aspettando? Secondo voi dovrei fare il
grande passo?
Perché io mi chiedo: fino a quando mi
interesseranno le vicenducole italiche o vorrò sentir parlare di quella
marmaglia di giullari manigoldi che governano l’Italia? No, perché a me seguire
la campagna elettorale tedesca, sebbene in modo superficiale e anche un po’
offeso, mi ha fatto ancora una volta incavolare e non poco. Dove sono i toni da
bar sport orario chiusura come da noi? E le sparate last minute talmente
impossibili che la gente ci crede e all’ultimo secondo vota per il ciarlatano
più basso? Io non dico che i politici tedeschi siano migliori di quelli
italiani. Da pessimista quale sono immagino che anche loro facciano qualche
furbata - mi piace crederlo, fatemelo credere! Però sono convinta che siano
molto più sgamati dei nostri e non si facciano beccare. Perché se li beccano
avete in mente cosa può succedere?!? Cioè, provate a immaginarvi se la Merkel
andasse con prostituti minorenni! Ma vi rendete conto? Questo solo per fare l’esempio
più famoso del mondo. Ci tengo a ricordare che ad un ministro è bastato copiare
una parte della tesi di dottorato per cadere nella vergogna. Se fosse successa
una roba del genere da noi probabilmente la notizia non sarebbe nemmeno
trapelata. Io di questi mi fido, faccio male? Gli “scandali” tedeschi ci fanno
scompisciare dalle risate, in Italia. Qui si incazzano, perché per scherzare ci
sono altri argomenti.
Detto questo riporto un paragrafo del sito citato
più su:
CHE
VANTAGGI CI SONO A PRENDERE LA CITTADINANZA TEDESCA ?
Diventando anche cittadini tedeschi finisce lo stato di "cittadini di serie B": fine del rischio di espulsione, fruizione completa delle garanzie e degli aiuti sociali, partecipazione completa alla vita politica del paese in cui si vive (non più limitati ai soli Consigli Comunali)
Diventando anche cittadini tedeschi finisce lo stato di "cittadini di serie B": fine del rischio di espulsione, fruizione completa delle garanzie e degli aiuti sociali, partecipazione completa alla vita politica del paese in cui si vive (non più limitati ai soli Consigli Comunali)
Mi sento cittadina di serie B? Beh in effetti ogni
tanto sì... Ricordo ancora il senso di frustrazione per non aver avuto il
diritto a partecipare ad un concorso statale per una borsa di studio che molto
probabilmente avrei vinto. E anche oggi l’amarezza provata aspettando Sven
fuori dalle urne elettorali. Mio figlio potrà votare fra 16 anni. Io no.
Quindi chiedo a voi lettori: lo faccio o non lo
faccio?
Prima di chiudere vorrei esporre un ultimo
pensiero e anche qui vorrei sentire il vostro parere. Sarebbe fantastico se almeno
per i cittadini dell’Unione Europea esistesse un diritto di voto basato sul Paese
di residenza senza per forza prendere la cittadinanza. Mi spiego: la mia
residenza è in Italia? Posso votare in Italia. Sposto la mia residenza in
Germania o in un qualsiasi altra nazione UE e mi registro all’AIRE in modo che
sia ufficiale che io non vivo più in Italia? Posso votare per la Germania ma
non per l’Italia. Mi immagino magari complicazioni nel caso di residenze
multiple ma allora si tratterebbe di far scegliere per quale Paese votare.