È una domanda che ci si rivolge spesso e per la
quale la risposta più comune è "perché tutti rispettano le regole.
C'è da pagare le tasse? Tutti o quasi le pagano.
Bisogna pagare il biglietto dei mezzi? La maggior
parte delle persone lo fa.
Si devono dividere i rifiuti secondo criteri a
volte forse anche un po' troppo fini (tipo dividere il vetro per colore)? Si
sbuffa un po' ma lo si fa.
Io mi sono sempre chiesta perché questo tipo di disciplina non sia in Italia tanto normale quanto lo è qui. Cosa spinge i nostri vicini d'oltre cavolo a staccarci così tanto in questi e numerosi altri esempi di civiltà? Sicuramente una delle possibili ragioni è la paura delle conseguenze. Se ad Amburgo si viene beccati tre volte sui mezzi senza biglietto scatta la denuncia e la fedina penale si macchia. Poi addio credibilità futura!
Io mi sono sempre chiesta perché questo tipo di disciplina non sia in Italia tanto normale quanto lo è qui. Cosa spinge i nostri vicini d'oltre cavolo a staccarci così tanto in questi e numerosi altri esempi di civiltà? Sicuramente una delle possibili ragioni è la paura delle conseguenze. Se ad Amburgo si viene beccati tre volte sui mezzi senza biglietto scatta la denuncia e la fedina penale si macchia. Poi addio credibilità futura!
La
paura delle conseguenze negative non si ferma al solo piano personale. Se i
rifiuti non vengono divisi correttamente non si rispetta l'ambiente e i rischi
sono addirittura globali. Se la gente non paga le tasse i prezzi si alzano, i
servizi peggiorano...insomma, buonanotte a stato sociale e privilegi.
E poi c'è l'autorità. Il rispetto per chi detta le
regole. Perché se la tal persona lassù ha deciso in un certo modo è per via
delle sue competenze. Se tal dei tali è un manager, un dirigente di partito,
una persona importante si ritiene, o almeno si spera, che la sua posizione di
comando se la sia meritata. Se sta lì un motivo ci sarà pure, ecco. Mah...
A loro in generale non piace mettersi contro
l'autorità, basta sedersi in un qualsiasi meeting aziendale per notarlo (ne ho
parlato qui). E se lo fanno devono essere certi, certissimi, che sia per la
giusta causa, consapevoli che le loro azioni avranno delle conseguenze. Condiamo
poi il tutto con il retaggio della morale protestante che pare abbia fatto
molto... ne viene fuori un argomento di certo difficile e delicato, che
richiede profonde riflessioni anche storiche e quindi non proprio il tema
ideale per un blog leggero come questo.
Perché scriverci su un post allora? Perché la
prospettiva si capovolge completamente se nel ruolo dell'autorità ci sono
niente popò di meno che... io!
Da poco più di due anni ricopro un ruolo di
grandissimo prestigio, sono impegnata giorno e notte, sono sempre sul pezzo, non
posso permettermi errori, e ho almeno una persona che pende letteralmente dalle
mie labbra.
No no, niente dirigenze o chissà che cavolo. Sono
"semplicemente" una mamma e come tale...le regole le detto io! Regole
che il mio piccolo crucchino impara, immagazzina, elabora e, se in un dato
momento è la sua metà tedesca del cervello ad essere connessa, mette in pratica
esemplarmente.
Solo che a volte lo fa fin troppo bene!
Vi riporto qualche esempio
1) La pappa non si tira. Mai!
Giusto?
E la regola vale per tutti. Ora immaginateci una
domenica in un parco naturale e nel momento clou in cui viene dato da mangiare
ai lupi tirando loro intere bistecche che vengono prese al volo direttamente
nelle fauci, tra i sospiri di entusiasmo degli astanti un biondino si agita nel
passeggino urlando contrariato NO TIRA PAPPA!!!!
2) Si disegna solo sul foglio!
Non sui muri, non sul pavimento, non sui vestiti,
non sui giocattoli e non sugli altri bambini. Solo foglio!
E ora immaginatevi sulla U-Bahn di Amburgo. Alla
fermata St. Pauli si siede davanti a noi un ragazzone ben piazzato e
completamente tatuato. Davide gli punta il dito addosso e sbraita: solo foglio!
Per fortuna in italiano...
3) Non si fa la pipì per terra! Capito?
Ormai sei grande e se devi fare la pipì c'è il
vasino (ho parlato di questo argomento nel blog delle mamme italiane ad
Amburgo). Ora immaginateci in centro a Dresda accarezzare i cavalli
"parcheggiati" non lontano dalla Semperoper e vederne uno fare i
propri bisogni a cielo aperto.
"No pipì per terra! Pipì vasino!" lo
rimprovera Davide.
Voi non scoppiate a ridere pensando ad un
destriero che tenta di far entrare il suo fiero didietro in un vasino? Solo che
non lo dico a Davide che esistono le eccezioni...ne riparleremo quando è più
grande, per ora è molto più comodo così!
PS: la foto che ho riportato rappresenta uno dei
cartelli appesi nei mezzi pubblici per ricordare che lasciare rifiuti in giro non è una bella
cosa. Figuratevi Davide appena ha visto una banana abbandonata per terra...con
tanto di scritta poi!