Assaggiato per voi




Cari lettori dei Racconti d'oltre cavolo,

ho il piacere di annunciarvi che questo mio piccolo blog è stato scelto tra i migliori blog di viaggio per le vacanze in Germania dal portale di viaggi easyviaggio.com - mi trovate qui:)
Sono davvero onorata, io che pensavo di scrivere solo cavolate! Mi fa piacere pensare che il blog, oltre a far fare un paio di sperate risate sui nostri coinquilini europei, possa anche essere utile a qualcosa. Non trovo quindi occasione migliore di questa per aprire ufficialmente la rubrica “Assaggiato per voi”. 
Continuo a conoscere persone che vivono in Germania da anni e che non hanno mai provato certi prodotti tedeschi anche piuttosto famosi. Forse perché, in alcuni casi, l’aspetto di alcune specialità non è molto appetitoso o, in altri casi, perché il nome impronunciabile non invita certo all'acquisto. Ci sono però tantissimi italiani che mangiano solo quello che conoscono e non ci pensano proprio a sperimentare: non contaminano la spaghettata al ragù, non si piegano alla barbarie di certe abitudini culinarie teutoniche, non allungano la mano verso la confezione ignota, rifuggono gli abbinamenti poco logici.

È soprattutto per gli italiani in Germania che hanno paura a sfidare il colesterolo e a bistrattare il palato che ho deciso di provare i prodotti più crucchi che ci siano e di scrivere un mio piccolo commento personale, anche solo per dimostrare che sono sopravvissuta all’assaggio. Inoltre i lettori che vivono al di fuori della Germania possono avere un’idea di quello che mangiano i tedeschi, stereotipi di crauti e patate a parte. 

Sia chiaro, non intendo dare giudizi assoluti o mettermi a fare la food blogger. Sono perfettamente consapevole di avere un palato molto poco fine e la mia assoluta svogliatezza in cucina non mi rende di certo un critico culinario Michelin. Però ne ho provate di schifezze da quando sono qui (sì, anche la pizza con l’ananas, più volte) e devo dire che alcune cose, nonostante nome, aspetto e ingredienti, sono buone, altre sono mangiabili (o “ok” come direbbero qui), mentre altre sono da sputare immediatamente e dimenticare. 

Ora poi inizia il periodo di mercatini natalizi e sento che qualcuno deve sacrificarsi e assaggiare i dolci tipici, le salsicce cicciose, gli spiedini da mezzo metro… hmhmhm! Come si suol dire, “è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo!”.  

Aspetto i vostri commenti ai post con l’etichetta “Assaggiato per voi” e se secondo voi c’è qualcosa che devo assolutamente provare scrivetemi su Facebook (qui) oppure all’indirizzo mail racconticavolo @ googlemail.com (senza spazi).

A presto :)