Il tempo delle Äpfel


Rothenkirchen (Vogtland), 13 settembre 2011


Sembra un comune albero di mele nel giardino della suocera. I suoi frutti, indecisi se essere verdi o rossi, sul sottile filo che divide l’amarognolo dal dolciastro. Alcuni hanno trovato da soli la strada verso il terreno, sedotti dalla forza di gravità oppure stanchi di rimanere lì a farsi prendere a ceffoni dal vento. Ma la maggior parte di loro resiste, indifferente agli insetti, se ne infischia della pioggia, resta lì appesa al suo picciolo per godersi l’ultimo sole di quest’anno.
Un comune albero di mele decisamente troppo carico per una persona sola. Ma come fare a liberarsi di chili e chili di mele senza farle miseramente marcire in un angolo? Semplice: basta portarle alla fabbrica del succo di frutta di Ellefeld!

Il povero alberello è stato strattonato, sbattuto, shakerato…e alla fine ha lasciato sul prato uno splendido tappeto di mele.

Il comune alberello della suocera ha prodotto 230 kg di mele, che sono state raccolte in varie cassette di legno, caricate in macchina e portate alla fabbrica – il profumo che c’era in macchina non è purtroppo riproducibile in immagini e parole.


Non eravamo mica gli unici a portare le mele! Anzi, prima di noi in fila davanti alla bilancia c’erano altre quattro macchine.
Le mele sono state pesate e poi messe su un nastro, un metro verso il baratro fruttato prima dell’inevitabile fine sotto la pressa.

(il simpatico signore addetto al peso delle mele mi ha fatto notare che i cavolfiori non sono ben accetti…)

Il pagamento per le mele avviene in natura cioè per ogni kg di mele portate l’azienda fa un tot di sconto sul prezzo del succo imbottigliato. Si può scegliere tra succo di mela chiaro e naturale, cioè non filtrato (pare che faccia benissimo). Poi ci sono i gusti classici quali ananas, arancia, pompelmo, pera, albicocca, pesca, banana. Poi i succhi misti, dal multivitamine ACE al pesca-maracuja-olivello spinoso (io un’altra traduzione per Sanddorn non la trovo!). Non mancano ovviamente i gusti più amati dai crucchi quali amarena, uva, mela-ciliegia, ribes. Peccato, il mix d’oltre cavolo per eccellenza, cioè il KiBa vale a dire il KirschBanane, tradotto ciliegia-banana, non c’è e neanche la bevanda (analcolica) più amata dai tedeschi: sto parlando dell’Apfelschorle cioè succo di mela allungato con l’acqua frizzante.
Alcuni diranno “si sprecano proprio, tu gli porti le mele e loro manco il succo ti regalano”. Vero, l’ho pensato anch’io. Ma mica MELE potevo mangiare tutte da sola, erano 230 kg… e poi MELO sarei davvero levata di torno per sempre il medico? Mah, secondo me una bella indigestione MELA sono proprio evitata alla grande!