Due personalità in 15 metri


Durante le partite di calcio i genitori sono tenuti a stare ad almeno 15 metri di distanza dal campo. L’accettazione del regolamento avviene in forma scritta con firma.
Grasse risate al momento della lettura del punto in questione. Capirei in Italia - come scordare le risse tra genitori o tra genitori e arbitro durante le partite all’oratorio - ma qui, dove l’incazzatura più pesante ha lo stesso volume dello starnuto di pesce rosso, mi sembra un po’ esagerato. 

Mai e poi mai (e poi mai) in vita mia avrei creduto che la regola dei 15 metri fosse diretta esplicitamente a me. 
Delle prime prodezze calcistiche della BU Barmbek-Uhlenhorst classe 2010 avevo già riportato la cronaca in questo post.

Poi, per mesi e mesi, non avevo più messo piede sul campo, delegando la responsabilità a chi ritengo essere in gran parte geneticamente colpevole dell’incombenza sportiva.
Oggi, però, l’onere del torneo a 8 squadre Hamburg Nord tocca a me.
E qui, ora, mentre guardo la prima partita finire miseramente ancora molte reti a zero, osservo in diretta il mio sdoppiamento di personalità

Da un lato la vera me, la mamma intellectual cool che in fondo chissenefrega del calcio in sè, l’importante è che i bambini si divertano e facciano un po’ di movimento.
“Bravo Davide, bene!”

Da dietro arriva l’altra me che inizia a urlare come una pazza “Davideeeeeee che cavolo faiiiiii, corri dietro a sta pallaaaaaa….vai vai”, con controcanto delle mamme turche Jalla! Jalla!
Alcuni iniziano a guardare.. “Sorry, bin aus Italien, wenn es um Fußball geht wird man sofort heiss… hihi” (scusate, sono italiana, quando si tratta di calcio ci si scalda)

La vera me “che poi chissenefrega pure del calcio italiano a pensarci bene, proprio vero che gli stereotipi… bravo Davide, così!!!”
L’altra me 3 secondi dopo “ma cazzzvoloooooooo sotto a sta palla santo cielo!!! Se devi fare le giravolte quando arriva la palla andavi a fare danza classica.”

Entschuldigen Sie, Sie sind schon über die 15 Meter Linie” (mi scusi, ha superato la linea dei 15 metri).

“Che noia sto torneo - la vera me - me ne torno a sedere e bevo il tè.”
Sale la rabbia, cuoce nel petto “sotto a sta pallaaaaaaaaaaaaa!!! Non ti spostareeeeeeeee!!! Giochi come una principessina!!!"
- che cosa sessista che ho detto -
…. santa madonna, ma che mosciiii!!! Los Los Jungs, andere Richtung maaaaaannn, ran zum Ball Leute!!! Forzaaaa daiiii…...Looooooos schiiiiiiiiiiess!!!

Arriva Sven “Mari, i 15 metri”
“Oh, Sven, meno male che sei qui, non so cosa mi stia succedendo (sottooooooooooooooo!!!) forse sono ancora troppo italiana e sta roba del calcio ce l’ho proprio nel profondo però giocano troppo male, non riesco a controllarmi.”
"Corriiiiiiiii, sembrate delle gallinelleeeeee, rialzati senza storie", le turche in coro Jalla! Jalla!

Ultimo posto giocando in casa...
Bravo Davide, l'importante è impegnarsi e divertirsi.

PS: a bordo campo Davide si lamenta col papà che mamma fa troppo casino. La vera me si sente di intervenire scusandosi, forse da italiana il calcio è davvero un problema che non sapevo di avere.
"Ah sì - dice lui - proprio l’Italia ha perso contro la Germania se ben ti ricordi…"
Ma come si permetteeeee “ah sì, chiedi a tuo padre quanto ci avete messo a vincere di nuovo contro l’Italia" eccetera eccetera eccetera.

Esonerata per il resto della stagione.