Non riuscire a dire …


Da Carrie Bradshaw a Bridget Jones, tutte le donne del pianeta si lamentano perché gli uomini non riescono a dire “ti amo”. Poi, una volta che ce la fanno, che trovano il coraggio per presentarti alla mamma e agli amici e dopo il “perché non andiamo a vivere insieme” arriva la fatidica proposta e comincia la vita coniugale.

“Mari, non sei agitata che ti sposi?” – “No, ma figurati, cosa vuoi che cambi! Ormai viviamo insieme da un bel po’, rimarrà tutto come prima”.
Oggi, a 46 giorni dal matrimonio, posso dire con certezza che qualcosa cambia eccome! Non si tratta della vita a due ma di una specie di blocco verbale simile a quello del coniuge nella vita prenuziale.

Non riesco a dire mio ma…ma..ma…mamma, non ce la faccio!
Non riesco a dire mio mar…mar…mar….maronna che fatica!
Non riesco a dire mio mari…mari…mari…maria chiara gambini, nata a Milano il 25 maggio di qualche anno fa.
Cavoli, non riesco neanche a scriverlo!

Quando parlo di lui lo chiamo ancora “il mio ragazzo” perché io a dire ma.... io a dire mar …. io a dire MARITO non ce la faccio! Mi fa sentire vecchia e fa sembrare molto più maturo lui di quanto ci si possa aspettare da un fanciullo appena più che trentenne.
In fondo rimarrà sempre il mio tedeschino adorato anche quando avrà 75 anni e una panza da birra colossale. E resterà il ragazzo hippie che mi portava in giro in tenda, nei bei giorni in cui fingevo elegantemente di aver sempre sognato di dormire in mezzo al pantano divorata da insetti di ogni specie; lo stesso che mi ha caricato uno zaino da 15 kg in spalla e mi ha portato in giro alla conquista del Sudamerica, senza mete e senza pretese.
Chissà quando arriverà il giorno in cui parlerò di mio marito senza quel leggero tremito interiore!
Invece lui non sembra avere problemi quando dice “meine Frau”, forse perché gli uomini, una volta sbloccatisi sul “ti amo”, non si fermano più!